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giovedì 28 agosto 2014

...VACANZE...


Come abitudine, a fine estate, mi ritrovo a scrivere come ho trascorso le mie vacanze. E’ sempre piacevole poter condividere le esperienze vissute…

Come succede da diversi anni, anche questo ho voluto partecipare ai campi scuola della parrocchia…dico campi, perché quest’anno ne ho fatti ben tre.

Al primo campo p.Giovanni ha portato i  ragazzi dalla 5 elementare alla prima superiore, dieci giorni da vivere insieme, sulle orme delle prime comunità cristiane, ripercorrendo alcune parti degli atti degli apostoli: “ Apriti alla vita e troverai la verità”….. tutti accomunati dall’incontro con la Parola del Vangelo che li fa USCIRE dai loro schemi e dal loro mondo, per diventare testimoni veri e appassionati di Dio.

Il secondo è stato con le famiglie, guidati sempre da p.Giovanni, con tema “ la chiave della famiglia: Scusa, Permesso, Grazie “. Quattro giorni di convivenza, condivisione, confronto, conoscenza…ecc

 Il terzo invece è stato  con gli universitari di tutte le parrocchie C.R.I.C ed i rispettivi sacerdoti.

Sono stati  tre campi scuola diversi tra loro, sia per i partecipanti che per i contenuti, ma tutti mi hanno lasciato il segno… però quello che vi voglio raccontare è quello più vissuto, la settimana di spiritualità, ebbene il terzo.

Qui ho ritrovato i vecchi amici  e conosciuto dei nuovi…, fantastici compagni di cammino, abbiamo condiviso tutto in questi sette giorni di campo: il tempo pazzerello, il freddo, i sentieri, le salite, i profumi della natura…i profumini della cucina, il sonno…le serate, i giochi, il calore della stufa accesa… la sete di sapere e conoscere.

Un campo che anno dopo anno regala esperienze uniche, emozioni autentiche, facilitate dalla splendida cornice di Temù e dintorni, un luogo magnifico, che ci isola dalla quotidianità e facilita la riflessione con noi stessi ,ma soprattutto con Colui che ha creato tutto, Dio.

Ogni settimana di spiritualità ha il suo programma, il suo argomento, e i suoi relatori…

Questa volta il tema proposto è stato :

“Siamo divisi in due”

Giona, il profeta che incorpora la sua ombra

 

P.Giuseppe, in questa settimana ci ha analizzato il libretto di Giona, dando eccellenti spiegazioni e spunti sulle riflessioni personali, le condivisioni di gruppo, aiutandoci a capire chi era Giona, che cosa aveva fatto, come si era comportato nei confronti di Dio, ma soprattutto confrontare la nostra vita con quella di Giona e il rapporto che noi abbiamo verso Dio.

Durante la permanenza a Temù, ho imparato meglio a condividere i miei pensieri, le mie preghiere, le mie emozioni, scoprendo l’importanza della relazione e dell’Amicizia. Attraverso le passeggiate, i giochi e i momenti di riflessione vissuti insieme ho cercato di mettere in pratica quello che il racconto di Giona ha suscitato in me.

Porterò con me una frase che P.Giuseppe ha detto durante il campo e che mi ha colpito particolarmente, sperando di riuscire a metterla in pratica.

“ALLARGHIAMO L’ORIZZONTE DELLA NOSTRA PREGHIERA”

 

Come sempre il momento dei saluti è sempre il più triste, ognuno deve tornare alla propria normalità, alla propria città, nella propria famiglia, ma nel cuore rimane sempre la speranza che il prossimo anno si possa ripetere questa bella e significativa esperienza.

Un grazie di cuore a tutte le persone che hanno reso possibile questa settimana: i nostri instancabili CRIC (p.Beffa, p.Gigi, p.Giovanni, p.Stefano, p.Gianbruno, p.Dario), i giovani adulti e i cuochi, che come ogni anno donano il loro tempo cucinandoci ogni pasto.

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