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martedì 29 dicembre 2020

... CHE ANNO STRANO ...

 

Mancano pochi giorni alla fine di questo anno e mi ritrovo ad esternare i pensieri, forse col desiderio di poter dimenticare, anche se sarà impossibile.

Abbiamo vissuto anni impegnativi, ma come questo non credo.

Quando penso al 2020 devo fermarmi un attimo, vorrei ricordare la Pasqua a Lourdes, o i campi-scuola in montagna, i turni in oratorio o i momenti di condivisione, ma è impossibile perché tutte queste belle esperienze quest’anno non le abbiamo vissute.

Spesso mi sono ritrovata a dover controllare che giorno fosse, o segnarmi le cose, perché tutti questi dpcm e lockdown, un pochino ti fanno perdere la “connessione cerebrale”.


Vorrei ricordare solo cose belle, ma non posso; questo covid-19 ci ha portato via persone care, non ci ha dato la possibilità di salutarle per l’ultima volta, c’è le ha portate via da sole.

Ci ha portato via la nostre abitudini, le relazioni, gli affetti fuori casa, ci ha fatto vivere nella paura di contrarlo.

Questo covid-19 ci ha “regalato” una “gravidanza di reclusione” (non sono in attesa, mi piaceva usare questo termine per dire 9 mesi in casa),un ricovero ospedaliero in isolamento, difficoltà di collaborazione per un caregiver, difficoltà di accedere a visite mediche ospedaliere e vari problemi di salute; ma non ci siamo arresi, con tutte le precauzioni abbiamo affrontato tutto.

 

Vorrei ricordare ora le cose belle…

 

Fortunatamente al giorno d’oggi siamo provvisti di tutte le tecnologie, grazie a queste abbiamo allacciato ponti virtuali al posto di quelli fisici (anche se non è lo stesso). Abbiamo ritrovato i nostri affetti, i nostri amici, abbiamo instaurato nuove conoscenze e migliorato quelle già esistenti. Attraverso i social, le videochiamate, i messaggi, le telefonate abbiamo avuto sostegno, affetto ed aiuto per affrontare questi mesi e le sue difficoltà; perché in questi momenti è fortificante sapere che non si è soli. Non finirò mai di ringraziare chi c’è stato e c’è tutt’ora.

Qui si ha la certezza e la conferma dei rapporti che si hanno con le persone. Questa pandemia ha lasciato il segno in ognuno di noi, sia in positivo che negativo. Ha scatenato cattiveria, ma anche bontà. Sono convinta che ognuno raccoglierà non solo ciò che semina, ma anche ciò che cura e coltiva, sta poi ad ognuno di noi scegliere.

 

Come ultima cosa vorrei esternare quella più positiva di questo incredibile anno… la FEDE!

 

Non vorrei essere ripetitiva, ma lo devo un pochino fare.

Questo anno, dovendo stare in casa, mi ha regalato più tempo da dedicare al Signore. Grazie ai sacerdoti, che attraverso la tecnologia, sono sempre stati presenti e ci hanno dato la possibilità di pregare insieme, di condividere i propri pensieri, di ascoltare la parola di Dio; ci hanno donato una parola di conforto nei momenti difficili e ci hanno coinvolto in attività religiose virtuali.

Ho riscoperto cose che avevo accantonato in un cassetto, le ho rivitalizzate ed ho ricominciato a prendermene cura, per la gioia del Signore, che in ogni circostanza, bella o brutta che sia, c’è!

Lui ci tende sempre la sua mano, anche quando noi non lo ascoltiamo. Lui ci ama nonostante tutto, anche quando lo rifiutiamo. Lui si fa sempre presente in noi attraverso l’Eucarestia.

Lui ha un disegno di vita per ognuno di noi ed io vorrei viverlo al meglio come suo vero testimone, vorrei essere forte per superare le tempeste, vorrei essere capace di aiutare il prossimo “in silenzio” (il bene fatto col cuore e senza rendiconto è il migliore), vorrei un giorno poter riuscire a testimoniare al meglio la Sua Parola.

Tutto è possibile, basta crederci!

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